Analisi fondamentale per il 2018

L’uso dell’analisi fondamentale per operare sul Forex se non viene eseguita correttamente può essere pericoloso, tuttavia utilizzare il giusto tipo di analisi fondamentale per migliorare la propria attività di trading è possibile. Non è necessario utilizzare l’analisi fondamentale per guadagnare soldi a lungo termine nel mercato del Forex ma può aiutare.

Un buon punto di partenza per un programma produttivo di analisi fondamentali Forex è quello di fare una lista delle principali banche centrali in ordine di importanza e riassumere la loro posizione nei confronti della loro valuta. Non è una scienza esatta, dato che vi molti altri importanti fattori fondamentali che possono entrare in gioco. Un esempio eccellente è l’imminente uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, i cui termini esatti sono ancora in fase di negoziazione. Poiché l’economia britannica dipende in gran parte dalle condizioni del suo accordo commerciale con l’Unione Europea, i termini di tale scambio influenzeranno la sterlina, con la sterlina che salirà con una Brexit più morbida e che calerà con una Brexit più difficile.

Federal Reserve – dollaro statunitense

La tendenza è verso una politica monetaria più rigida ma ci sono preoccupazioni per l’inflazione. Se l’inflazione è superiore alle aspettative del mercato, il dollaro statunitense dovrebbe tendere all’aumento in previsione di aumenti dei tassi maggiori e più rapidi in futuro.

Banca centrale europea – euro

Plausibile un inasprimento minore e più cauto della politica monetaria sotto forma di riduzione del bilancio ma i tassi di interesse restano negativi e l’inflazione è quasi inesistente.

Bank of Japan – yen giapponese

Discreta crescita economica e non è previsto un ulteriore inasprimento della politica monetaria o degli aumenti dei tassi nel corso del 2018 e oltre. L’inflazione è ancora molto debole.

Bank of England – sterlina inglese

Bassa crescita economica ma la Bank of England sembra puntare ad un ulteriore inasprimento della politica monetaria attraverso aumenti dei tassi d’interesse, poiché il tasso di inflazione è salito e probabilmente non ci saranno aumenti dei tassi a breve.

Banca Nazionale Svizzera – franco svizzero

La Banca mantiene una politica monetaria estremamente flessibile, con un tasso di interesse negativo per evitare l’apprezzamento del franco svizzero come investimento sicuro. La crescita e l’inflazione sono estremamente deboli, quindi la BNS è determinata a impedire che la sua valuta si apprezzi.

Bank of Canada – dollaro canadese

Il PIL e l’inflazione sono stati relativamente sani ma le recenti preoccupazioni su di un rallentamento della crescita hanno ridotto la possibilità che si verificherà presto un inasprimento della politica monetaria. Questo è uno dei temi da osservare attentamente ma potremmo assistere all’inizio di un indebolimento a lungo termine.

 

Reserve Bank of Australia – dollaro australiano

Nonostante i tassi di interesse storicamente bassi, l’inflazione e la crescita rimangono ostinatamente basse e sembrano peggiorare man mano che i dati commerciali diventano più deboli del previsto. Tuttavia un ulteriore rafforzamento sembra essere chiaramente escluso.

Reserve Bank of New Zealand – dollaro neozelandese

La crescita è relativamente buona ed il nuovo governo sembra determinato a cercare un equilibrio tra l’evitare un vero inasprimento e, allo stesso tempo, evitare un indebolimento significativo. Sebbene il mercato sia stato colpito dalla nomina di un nuovo governatore che dovrebbe continuare a considerare l’inflazione come una priorità assoluta.

In sostanza il quadro generale delle economie avanzate è quello di una politica monetaria generalmente debole, con scarse divergenze in termini di crescita, politica o tassi d’interesse. Ciò indica un mercato Forex privo di grandi sorprese in cui il dollaro USA sembra relativamente forte, seguito dall’euro mentre il dollaro canadese sembra più probabilmente debole.

Le migliori operazioni supportate da una combinazione di fattori fondamentali e tecnici potrebbero essere andare long su USD/CAD, EUR/CAD e possibilmente anche sul USD/JPY. Tuttavia la situazione può variare da un mese all’altro, quindi non è garantito che il quadro attuale sia valido per l’intero 2018.