Money e Risk management: strategie semplici per ottimizzare gli investimenti e gestire il rischio

Un buon trader deve tenere un diario di bordo, il quale va costantemente aggiornato affinché risulti uno strumento davvero indispensabile. Nel trading online è necessario disporre un piano di trading onesto e preciso, il quale va redatto in primis per aiutarci nella comprensione di errori commessi e potenziali e, soprattutto, per capire come possiamo evitare di sbagliare.  E’ necessario che il piano di trading venga redatto in modo semplice e comprensibile in modo da evitare di complicarsi ulteriormente la vita con uno strumento difficoltoso da gestire.

All’interno di questo piano di trading è bene che vi sia uno spazio dedicato al calcolo ed alla previsione giornaliera della performance media: tale performance va adattata, ovviamente, al profilo di rischio che si intende adottare e va ponderata sulla base dei dovuti pesi e variabili esistenti.

E’ fondamentale inquadrare la propria propensione al rischio ed individuare il proprio profilo, fin da subito. La strategia da seguire dipende proprio da questo ed è importante che vi sia sempre coerenza con il profilo stabilito.

La performance media giornaliera annotata sul nostro “diario di bordo” ci consente di capire qual è stato il nostro comportamento in passato e come ci stiamo comportando attualmente: le nostre scelte sono state corrette? O dovremmo invece prenderci una pausa e rivedere la nostra strategia?!

Siate più dettagliati possibile, come se doveste scrivere un vero e proprio diario. Tale precisione vi aiuterà nel mantenere i nervi saldi e la mente lucida anche nei momenti più difficili, con la possibilità di ricordare come e perché avete scelto determinate posizioni sul mercato.

Come ben sapete l’instabilità emotiva può essere controproducente. Ogni fonte di stress e tensione va evitata, così come ogni reazione d’impulso. Una buona strategia di money e risk management vi proteggerà proprio da questo genere di pericoli, permettendovi di avere sempre tutto sotto controllo e, eventualmente, una strategia d’uscita.

Come impostare, dunque, un buon piano di trading? Certamente, è giusto e corretto inserire sempre dati numerici, grafici e statistiche ma anche altro genere di informazioni, che permettano di avere sempre il quadro completo della situazione entro la quale avete compiuto determinate scelte e perché.

Le domande alle quali rispondere, dunque, sono le seguenti:

  1. quale strategia ho adottato?
  2. La strategia adottata si è rivelata vincente?
  3. In caso negativo, perché ha fallito?
  4. In caso affermativo, perché? Con quale successo?
  5. Data la situazione attuale, quale tattica seguirò per il futuro? Perché?

Non dimenticate poi di considerare ed inserire un’analisi di mercato che tenga conto delle ultime tendenze e degli ultimi eventi.

Il Risk Management nel corso del tempo si è evoluto: oggi i trader sanno bene di non dover ricercare una “ricetta” predefinita.Il risk management è per lo più applicato ormai dai trader esperti che gestiscono molte unità di denaro e non possono avere una dimensione statica della gestione del denaro. E’ chiaro che ogni approccio ha i suoi pro ed i suoi contro ma è proprio per questo che si rende necessaria una gestione del rischio il più possibile flessibile.

Il cosiddetto “money management” è invece un concetto che si traduce in una strategia ben precisa, consigliata soprattutto ai trader alle prime armi. Di seguito le regole-base da rispettare:

 

  • La regola del 5%: non impiegare mai più del 5% in un singolo trade
  • La regola della diversificazione: non impiegare mai più del 25% in una coppia di asset correlati perché, reagendo agli stessi stimoli di mercato, potrebbero facilmente portarti alla rovina.
  • Ampliare gradualmente l’esposizione, a seconda del grado di esperienza mediamente maturato. Al primo insuccesso, però, è bene tornare ad essere prudenti, almeno fino a che non si siano recuperate le perdite.

Come avrete compreso uno stile elastico (ma coerente) è sempre preferibile. Certamente, più l’esperienza aumenta, meno ci si trova a proprio agio con il  “money management” puro (tecnica da contabili e bancari). Il “risk management” diventa sempre più appetibile, grazie ad una maggiore conoscenza ed ad un più fine fiuto per il mercato e le sue dinamiche.

Scegliete un broker che si adatti al meglio al vostro profilo di rischio e adattate la vostra strategia di trading.