Il voto di Londra fa volare la sterlina

Londra al voto scombussola il mercato valutario: ieri la premier britannica Theresa May ha annunciato che il prossimo 8 giugno ci saranno le elezioni politiche in Inghilterra. Una decisione che ha dato una grande spinta alla sterlina. Una tendenza in contrasto con quando accade solitamente in caso di elezioni anticipate. La normalità, infatti, vuole che quando un Paese va incontro ad elezioni prima del termine, la valuta tende a indebolirsi. Per la sterlina, invece, è accaduto l’esatto contrario con gli investitori che hanno deciso di rivalutare la moneta britannica.

Probabilmente a pesare su questo è stata la consapevolezza che con le elezioni così vicine, il nuovo governo e il nuovo Premier possa andare a negoziare con l’Unione Europea per la Brexit con più forza e i negoziati ne guadagnerebbero in coerenze ed efficacia. Che sia realmente questo o altro, la certezza è il movimento al rialzo della sterlina che è cresciuta rispetto a tutte le altre monete. Ad esempio la coppia GBPUSD ha toccato il livello 1,2912, mentre l’accoppiata euro-sterlina ha raggiunto quota 1,07: in questo caso il livello di resistenza principale è fissato a 1,0733 che sarà vitale nelle prossime ore.

Nell’apertura di oggi la coppia GBPUSD ha segnato un leggero calo, così come EURUSD che ha toccato il minimo con 1,0720. Più consistente l’apertura al ribasso di AUDUSD (-0.45%) mentre USDCHF ha guadagnato leggermente  (0,09%). Stabile invece gli scambi che vedono come protagonista lo YEN: USDJPY è nella sfera di influenza del livello 108.39, mentre la coppia EURJPY trova una forte resistenza a medio termine  sul livello 116.47; infine GBPJPY è scambiato a 139.25 dopo aver superato la prima resistenza psicologica fissata a 140.00.

Tornando alle elezioni britanniche, l’annuncio della May ha avuto ripercussioni su tutte le borse europee, Londra compresa: tutte hanno chiuso in calo, con proprio quella britannica che ha perso più di tutte (-2,46%); già anche Milano (-1,67%) e Parigi (-1,59%).