Ripple: una delle criptovalute più interessanti del 2018
Veloce ed economica, Ripple piace anche alle banche ed è per questo una delle criptovalute più interessanti dell’anno ed una reale opportunità d’investimento.
Principalmente grazie alla crescente credibilità che ha agli occhi di banche ed istituzioni finanziarie, una reputazione che si è guadagnata fin dagli albori del progetto. Ripple viene utilizzata per trasferire velocemente capitali e tra i propri partner può annoverare Santander, MoneyGram, Credit Agricole, UniCredit ed American Express.
Il progetto, avviato nel 2012, ha vissuto una battuta d’arresto lo scorso anno attraverso un aumento vertiginoso del prezzo seguito da un rapidissimo crollo. Tuttavia sono molti gli analisti ed i trader che sostengono che Ripple abbia le potenzialità per superare il Bitcoin, dato che al momento è comunque tra le prime criptovalute al Mondo dal punto di vista della capitalizzazione. Va però detto che l’entusiasmo delle istituzioni finanziarie non è condiviso dagli investitori: vedremo se questo trend (aggravato dalla situazione vissuta nel 2017) cambierà o meno. Ripple garantisce innegabili vantaggi grazie alla velocità ed alla convenienza economica delle transazioni, una leva che gli ha permesso di concludere le partnership rilevanti già citate.
Come già accennato in precedenza Ripple (XRP) è una valuta digitale in circolazione dal 2013. Il suo protocollo è stato creato da OpenCoin, società di Chris Larsen e Jed McCaleb con l’obiettivo di superare i limiti del Bitcoin. L’idea alla base di Ripple è quella del sistema monetario peer to peer: ridurre notevolmente (o eliminare del tutto) i costi di intermediazione sulle transazioni finanziarie (ad esempio quelli derivanti dall’intermediazione di una banca).
Proprio come il Bitcoin, Ripple opera su una piattaforma decentralizzata e su una rete open source (il termine Ripple identifica sia la criptovaluta sia l’intera rete nella quale questa opera). Una caratteristica che differenzia la rete Ripple dal Bitcoin è la presenza di registri di transazioni (Ledger) che permettono di monitorare gli scambi e completare le transazioni nel giro di pochi secondi. Altro elemento caratteristico è la possibilità di scambiare e trasferire senza continuità di forma (è quindi possibile trasferire somme in dollari che il destinatario riceverà in euro).
La rete Ripple si compone di 3 parti:
- il network di pagamenti
- una borsa
- la valuta (XRP)
Uno dei maggiori vantaggi di Ripple rispetto al Bitcoin è, come detto, la velocità di transazione. A questa si aggiunge inoltre, la capacità di tracciare qualsiasi valuta vogliamo ed anche la possibilità di allontanarsi dall’attività di mining. Queste sono quindi le motivazioni principali che spingono gli utenti a scegliere Ripple piuttosto che Bitcoin. Ovviamente Ripple presenta anche degli svantaggi rispetto a Bitcoin, come ad esempio una tecnologia decisamente meno rodata: la tecnologia del Bitcoin è ormai largamente provata, mentre il Ripple ha ancora un po’ di strada da compiere. Tuttavia comprare Ripple nel 2018 è un investimento valido, soprattutto alla luce del progetto R3, che ha unito oltre 100 banche ed istituzioni finanziarie internazionali che appoggiano la RippleNet.