I futures sul Bitcoin

Sono stati quotati dal CBOE i primi future con sottostante la criptovaluta più diffusa la mondo, il Bitcoin.

E’ la prima volta che una criptovaluta trova posto in una sede istituzionale di negoziazione. Da oggi quindi cade ogni dubbio: la mancanza di garanzie sulla solvibilità delle istituzioni preposte allo scambio della criptovaluta non dovrebbe essere più un problema. Domenica 17 Dicembre, inoltre, un secondo future sempre con sottostante il Bitcoin verrà quotato dal CME.

La differenza sostanziale tra i due future risiede nel diverso nozionale che i due future muovono: XBT (future quotato al CBOE) ha come valore nozionale un Bitcoin, mentre BTC (il future che sarà quotato al CME) avrà come nozionale 5 bitcoin. La valuta di conversione sarà per entrambi il dollaro statunitense. Anche i margini richiesti saranno differenti, 30% per il future XBT e 35% per il future BTC (salvo ovviamente eventuali maggiorazioni richieste discrezionalmente dai broker).

Esistono inoltre alcune differenze anche sugli orari di negoziazione, anche se entrambi i future saranno quotati h24.

Una importante novità sarà indubbiamente la possibilità di prendere posizioni short sulla criptovaluta, situazione finora inimmaginabile.

In tanti parlano di bolla speculativa in merito ai Bitcoin e la criptovaluta, nonostante le attuali quotazioni stellari, ha già visto nel passato crolli piuttosto significativi e violenti, tutti comunque ampiamente riassorbiti. In molti ritengono che la quotazione dei future dovrebbe avere l’effetto di calmierare la volatilità della criptovaluta grazie all’attività di arbitraggio che si svilupperà tra il Bitcoin ed i future. Molti altri invece rifiutano completamente questo scenario e temono che eventuali shock di mercato della criptovaluta possano minare la solidità della cassa di compensazione stessa.

Anche il Bitcoin, infatti, è una valuta e come per tutte le valute la sua quotazione si fonda sulla fiducia che gli investitori hanno su di essa. La differenza è che è totalmente slegata dai fondamentali economici che influiscono sulla quotazione delle altre valute ma risente di altre variabili. Il fallimento di una piattaforma di negoziazione, la concorrenza di altre criptovalute, attività di hackeraggio possono minare la fiducia degli utilizzatori e provocare il crollo delle quotazioni.