Green Bond: cosa sono e da chi sono emessi

I cosiddetti Green Bond, sono strumenti finanziari che hanno conosciuto un tasso di crescita straordinario dal 2007 ad oggi. Sono obbligazioni comuni la cui emissione è legata a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente (efficienza energetica, produzione da fonti pulite, uso sostenibile dei terreni ecc.).

Grazie alla presentazione di un pacchetto di misure intitolato “Energia pulita per tutti gli europei” la Commissione Europea ha enfatizzato le potenzialità del mercato dei Green Bond per il raggiungimento degli obiettivi individuati per il 2030 su clima ed energia per i quali questi nuovi meccanismi di finanziamento e di investimento potrebbero giocare un ruolo essenziale. I Green Bond permettono infatti di finanziare vari tipi di progetti con caratteristiche di sostenibilità ambientale, come iniziative legate all’edilizia eco-compatibile o legate a prevenzione e controllo dell’inquinamento, come le ferrovie centrali eoliche, per citare qualche esempio.

La crescita del mercato dei Green Bond, e la sua relativa sostenibilità, è dovuta principalmente a due fattori: da una parte l’ingresso nel mercato delle obbligazioni green da parte delle grandi imprese dei paesi emergenti, dall’altra la crescente attenzione delle istituzioni sovranazionali al tema della sostenibilità ambientale. Tutte le principali Banche di Sviluppo (Banca Mondiale, European Bank for Reconstruction and Development, Asian Development Bank, African Development Bank) ogni anno rinnovano il loro impegno nella sostenibilità avviando nuovi piani di emissione di Green Bond. Da parte degli investitori, si riscontra una maggiore attenzione a tematiche connesse al cambiamento climatico ed all’inclusione finanziaria, due temi centrali nell’agenda mondiale che trovano un forte riscontro nelle linee guida definite all’interno dei Sustainable Development Goals promossi dalle Nazioni Unite.

L’emissione dei Green Bond si aggiunge infatti a quella dei Social Bond e dei Sustainable Bond. I Social Bond rappresentano un prestito obbligazionario finalizzato al sostegno di iniziative di elevato interesse sociale e permettono di coniugare, nelle scelte di investimento, la necessità di ottenere un adeguato ROI con il rispetto dei propri principi valoriali e dell’interesse generale. Attraverso i Sustainable Bond viene invece offerta agli investitori l’opportunità di accostare i loro obiettivi finanziari con quelli di sostenibilità sociale ed ambientale, supportando progetti finalizzati alla riduzione della povertà ed allo sviluppo di diversi settori nei paesi membri beneficiari (istruzione, sanità, agricoltura ed infrastrutture).

Inizialmente le “obbligazioni verdi” provenivano principalmente da istituzioni finanziarie sovranazionali (come la Banca mondiale o la Banca Europea per gli Investimenti) ma successivamente sul mercato sono arrivati anche titoli emessi da singole aziende, municipalità ed agenzie statali. Negli ultimi anni si è vista una espansione significativa del settore anche grazie alla spinta fornita dagli accordi sul clima. Molti paesi, compresa la Cina, stanno cercando inoltre di equilibrare il peso dei combustibili fossili nel mix energetico con nuovi investimenti riducendo le emissioni di gas serra.

Borsa Italiana riveste un ruolo attivo nel promuovere la definizione di standard informativi in grado di favorire lo sviluppo dei Green Bond. Oltre a far parte della Sustainable Stock Exchange Initiative sostenuta dalle Nazioni Unite al fine di sostenere la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale, aderisce attraverso London Stock Exchange Group alla Climate Bond Initiative ed è tra gli osservatori dei Green Bond Principle dell’ICMA, International Capital Markets Association.  Inoltre ha messo a disposizione del mercato una serie di strumenti per meglio identificare il mondo della finanza sostenibile, quali:

  1. Indici ed analisi (sito FTSE)
  2. Mercato dei Green Bond di Londra (sito)
  3. Elenco degli strumenti green e/o social in negoziazione sui mercati MOT ed ExtraMOT

 

Al momento non esiste uno standard globale per certificare come “verde” una determinata obbligazione ma vi sono delle precise linee guida elaborate dall’International Capital Market Association (ICMA).

I princìpi ICMA sono quattro:

  1. chi emette un titolo deve identificare con chiarezza la destinazione dei proventi
  2. chi emette un green bond deve seguire alcuni procedimenti particolari nella valutazione e selezione dei progetti, che devono rientrare in un elenco di categorie
  3. chi emette l’obbligazione deve garantire massima trasparenza nel comunicare la gestione dei proventi
  4. devono essere resi disponibili dei report che aggiornino gli investitori sull’avanzamento dei progetti finanziati