Facebook vuole la propria criptovaluta

Pare proprio che Facebook sia alla ricerca di un investimento da circa un miliardo di dollari per finanziare lo sviluppo della propria criptovaluta. Sembra infatti che sia alla ricerca di supporto da parte di svariate aziende di venture capital per lo sviluppo del proprio token digitale stando alle ricerche del New York Times.

La ricerca di investimenti da fonti esterne nascerebbe proprio dall’esigenza di rispettare il principio di decentralizzazione che caratterizza le criptovalute: rivolgendosi ad investitori esterni Facebook potrebbe presentare l’iniziativa come meno centralizzata e controllata.

Le voci riportate dal New York Times parlano di una stablecoin ancorata ad un insieme di valute straniere, al fine di ridurre eventuali rischi e problemi, mantenute all’interno di conti bancari tradizionali.

Già lo scorso anno si erano rincorse diverse voci riguardanti lo sviluppo di un “Facebook Coin”, avallate da Bloomberg ma poi scomparse in una nuvola di fumo. Ad oggi sembrano esserci numerosi dettagli a conferma della realtà di queste supposizioni.

Pare infatti che la moneta digitale di Facebook verrà utilizzata all’interno delle applicazioni di messaggistica WhatsApp, Messenger ed Instagram per scambiare denaro e fare acquisti e che allo sviluppo di questa valuta stia lavorando un team composto da oltre 50 ingegneri.

Tuttavia non ci sono ancora conferme ufficiali anche se sembrerebbe che le informazioni diffuse dal New York Times vengano da fonti interne al team che sta lavorando al progetto. Il sistema potrebbe essere disponibile entro il prossimo anno in modo da non farsi battere dalla concorrenza di Telegram e Signal, le quali stanno già lavorando a soluzioni analoghe. Signal, molto apprezzata dai suoi utenti per le garanzie che dà in termini di privacy, sta lavorando a un progetto che si chiama Mobilecoin,realizzato da una divisione indipendente di Signal. Per realizzarlo ha raccolto 30 milioni di dollari e confida di raccoglierne altrettanti nei prossimi mesi, ma lavora comunque su una scala più piccola rispetto a quella di Facebook o Telegram. Telegram, società che da sempre promuove la sua app per i messaggi come la più sicura in termini di privacy potrebbe garantire il libero scambio di denaro senza controlli da parte dei governi e delle istituzioni finanziarie avendo a disposizione una propria criptovaluta. La società ha confermato più volte di essere al lavoro ad una cripto di nome Gram e di essere quasi pronta per la sua attivazione entro metà anno.