I grandi del trading: Bruce Kovner

Bruce Kovner è considerato uno dei più grandi operatori del mondo sui mercati valutari (le sue transazioni quotidiane superano quelle della Banca d’Italia) e parte del suo portafoglio è investita anche in azioni, future su materie prime e metalli preziosi. Le valute,. In ogni caso, assorbono comunque almeno il 50% del suo tempo e delle sue risorse.

La sua performance media annua in un arco di dieci anni è stata dell’87%: Kovner obbliga i suoi clienti a ritirare i profitti alla fine dell’anno (sui quali lui ha diritto al 25%) e non accetta aperture di conti per somme inferiori ai 5 milioni di dollari.

Dai circa 2000 dollari da lui gestiti a partire dal 1978 è riuscito a creare una fortuna di oltre 1.000.000 di dollari in soli dieci anni. Nonostante questi incredibili successi (tutti certificati dalla commissione di controllo sulle attività dei gestori di patrimoni), Bruce Kovner ha mantenuto un profilo incredibilmente basso, rilasciando pochissime interviste, cercando apparire il meno possibile in pubblico. Un personaggio quindi molto riservato dal quale però ogni trader ha qualcosa da imparare.

La sua carriera inizia, più o meno, nel 1975, quando inizia ad interessarsi ai mercati finanziari, in particolare valutari. Decide quindi di specializzarsi sui future, attratto dalla possibilità di operare a margine: le sue prime operazioni si basavano sulle differenze esistenti tra i prezzi attuali e quelli futuri (spread positions). Osservando i dati storici Kovner si rese conto che quando la differenza tra i due prezzi diventava sostanziale si verificava inevitabilmente un’inversione: partendo da questa assunzione riuscì ad operare con successo  portando un conto di 3000 dollari a 22.000 dollari (operando a margine). Nonostante il successo, Kovner si imbatté in un errore che ribaltò la sua condizione: chiuse una posizione in un momento di panico, ignorando la logica che lo aveva portato ad aprirla, finendo così per perdere metà del capitale in pochi minuti. Una situazione che, a detta sua, gli provocò un vero e proprio choc che lo portò a mettere in dubbio tutto il proprio percorso professionale. Fu proprio quello il punto di svolta della sua carriera di trader. Realizzato lo sbaglio, Kovner comprese che bisogna sempre mantenere la lucidità mentale per operare correttamente evitando disastri: da allora ogni qualvolta avverte un senso di disagio per ragioni non chiare Kovner chiude immediatamente tutte le posizioni aperte che potrebbero risentirne.

Dopo la prima esperienza, Kovner trovò un valido supporto nell’esperienza e nella professionalità di  Michael Marcus, tuttora considerato uno dei più grandi trader di tutti i tempi, che gli insegnò diverse strategie vincenti.  Le lezioni di Marcus rappresentano la base fondamentale per l’operatività di Kovner e possiamo riassumerle così:

  • Marcus insegnò a Kovner si possono veramente guadagnare milioni di dollari in Borsa: ma dietro ogni risultato eccezionale c’è una rigida disciplina.
  • Sbagliare fa parte del “gioco”. Tuttavia per ridurre al minimo gli errori (ed imparare dagli stessi se già compiuti) è necessario studiare il mercato, farsi una ponderata opinione in merito ed accettare la perdita. Una volta fatto ciò è essenziale ristudiare il mercato, farsi una seconda opinione e riaccettare una perdita. E poi ancora studiare nuovamente il mercato, elaborare una terza opinione e finalmente ricominciare a guadagnare.

Per Kovner esistono due elementi alla base del successo operativo:  innanzitutto una visione d’insieme di quanto potrebbe accadere a livello mondiale, in campo economico e politico. In secondo luogo, la disciplina che (come sostenuto anche da Marcus) non deve mai venir meno, soprattutto sotto pressione.

Una volta ottenuta una visione d’insieme realistica della situazione politico-economica mondiale, Kovner si avvale dell’analisi tecnica per il timing operativo al fine di identificare punti chiave di inversione o segnali di compravendita. Per Kovner l’analisi tecnica è fondamentale ma non ritiene che sia un mezzo in grado di prevedere con esattezza il futuro. I grafici sono soltanto uno strumento: le conclusioni che si possono trarre con l’ausilio di questi strumenti sono comunque soggettive.

Nonostante utilizzi principalmente l’analisi tecnica per le sue gestioni, l’approccio di Kovner non esclude l’utilizzo dell’analisi fondamentale.

Per Kovner non è necessaria una grande intelligenza per essere un buon trader o un gestore: per lui i migliori trader sono persone dotate di una grande sicurezza, persone indipendenti e disciplinate prive di manie di grandezza e di protagonismo e capaci di assumersi i giusti rischi senza esporsi a reali pericoli. Disciplina, costanza ed applicazione sono quindi le uniche caratteristiche essenziali per diventare un buon trader.

Chi opera ai suoi livelli è costretto ad una gestione continuativa nell’arco delle ventiquattro ore, e durante la notte ha un intero staff che prosegue nel suo ufficio, operando sui mercati asiatici. Lo staff di Kovner è, ovviamente, autonomo ma è tenuto ad avvisarlo quando accadono eventi importanti. Kovner gestisce in via continuativa dalle 8 del mattino fino alle 7 di sera; talvolta però opera fino a mezzanotte, se l’attività dei mercati è molto forte.

Secondo Bruce Kovner il mercato è naturalmente imprevedibile per questo va seguito con attenzione, in modo da fare sempre e comunque la scelta migliore in base alle logiche che sta seguendo in quel determinato momento: anche Kovner è un attento trend follower, come molti grandi gestori, limitandosi a seguire la tendenza di mercato senza tentare di anticiparla. Per lui la direzione iniziale del mercato poco prima di un grosso annuncio è quella che proseguirà nel futuro dato che c’è sempre qualcuno che sa le cose in anticipo e qualcun altro che arriva in ritardo facendo proseguire il trend.

Kovner è però poco propenso a seguire un titolo quando l’annuncio è già ufficiale: la rottura dei prezzi nello stesso giorno è spesso dovuta a mani deboli su cui andranno a vendere i precedenti acquirenti; si tiene quindi distante da tale tipo di operazioni.

Analizziamo brevemente i punti-chiave della sua strategia operativa:

  1. La tecnica di protezione utilizzata da Bruce Kovner è molto semplice. A chi gli chiede come si riconosca una breve correzione (pullback) da un principio di inversione duratura risponde semplicemente che  ogni qualvolta si trova ad aprire una posizione, lui imposta un livello di stop-loss. Predeterminando questo livello ha la tranquillità di sapere quando chiuderà la posizione prima ancora di aprirla.
  2. Bruce Kovner non crede nei luoghi comuni ma non ha paura di cambiare idea. Rivaluta la situazione se c’è bisogno ma non lascia mai che l’indecisione intacchi la sua autodisciplina.
  3. Kovner utilizza anche trading system (ovviamente ideati da lui) grazie ai quali gestisce una parte del proprio portafoglio globale. In tal modo ottiene dei buoni risultati nonostante il mezzo presenti alcuni problemi in termini di controllo del rischio. Kovner è infatti convinto che i sistemi automatizzati siano sempre migliorabili ma che nessuno potrà mai raggiungere la perfezione dato che la modalità corretta di interpretare le informazioni cambia di continuo insieme al mercato.
  4. Kovner non prova mai a spingere il prezzo di un titolo o valuta per gonfiare un trend. Per lui si tratta infatti di una strategia che sicuramente può realizzare qualche risultato positivo ma sporadicamente e che il rischio che il mercato si rivolti (causando loro perdite importanti) sia troppo importante per essere trascurato
  5. Sopportare lo stress è importante ma, ovviamente, non è facile. L’impatto emozionale del trading è enorme: l’unico vero modo per minimizzarlo è non personalizzare mai le perdite. Bisogna comprendere che perdere è una cosa naturale, così come trovarsi a dover chiudere qualche posizione con segno negativo.
  6. Non dimenticate mai l’importanza di comprendere lo scenario macroeconomico mondiale.
  7. Kovner possiede un profondo concetto di disciplina, tradotto in un severo uso degli stop-loss e nella limitazione delle posizioni.

I suoi principi rappresentano un decisivo motivo di riflessione per chiunque voglia impegnarsi con successo nel mondo del trading.