La Repubblica Ceca dice addio al cambio fisso con l’Euro: gli scenari
Altro duro colpo per l’Eurozona: dopo aver incassato l’uscita dall’Unione Europea della Gran Bretagna, ad intaccare la credibilità e la stabilità dell’euro arriva la decisione della Repubblica Ceca. La Czech National Bank, infatti, ha deciso di dire addio al cambio fisso della corona ceca con l’euro e di fatto sganciarsi dalla moneta unica. L’addio al cambio fisso è arrivato al termine di un vertice straordinario che la banca nazionale ceca ha tenuto sulla politica monetaria. Da tre anni un euro vale 27 corone ceche: un tasso che ora non sarà più un riferimento. Questa decisione potrebbe anche anticipare un cambio di strategia del governo di Praga che ora potrebbe dire addio all’intenzione di entrare a far parte della moneta unica.
Scelto per evitare eccessivi sbalzi della corona, il tasso fisso era diventato un problema visto che la moneta della Repubblica Ceca era finita nel mirino degli speculatori internazionali. Inoltre a pesare sulla decisione della Banca Centrale ceca anche le difficoltà di bilancio e la perdita di valore delle riserve. Questo si aggiunge all’imminente arrivo delle elezioni politiche, previste per il prossimo autunno. Infatti, nella Repubblica Ceca l’Unione Europea non è ben vista, anzi è considerata un ente lontano e non produttivo, addirittura un pericolo per la sovranità nazionale. Ovviamente tale considerazione si estende anche all’euro. In siffatto scenario, non sorprende la decisione di eliminare il tasso di scambio fisso. Ora, come già anticipato, resta da vedere cosa succederà a livello politico e se davvero la Repubblica Ceca metterà fine al sogno di entrare a far parte della UE. Un enigma, considerato anche che il sistema economico ceco è molto integrato con le economie più potenti dell’Eurozona. Una eventuale rinunciare del governo ceco sarebbe un altro duro colpo all’Unione Europea e all’euro.